HELP ! HELP ! HELP !
Lavori allargamento Tiburtina cercasi !!!!!
Uno strano malessere mi avvolge, in questi giorni, perché in questo paese quando si devono realizzare opere ( manufatti vari) privati che alla fine daranno profitti alle imprese realizzatrici l’iter burocratico è rapidissimo. Quando questo paese deve realizzare un’opera di pubblica utilità, che usufruiranno tutti i cittadini migliorando la situazione preesistente, gli “ iter burocratici “ sono lunghissimi. Questa differenza di trattamento da parte delle autorità competenti mi fa “ incazzare moltissimo”. Ma non possiamo farci nulla oramai la situazione è incancrenita.
La situazione di questo paese “ non è buona”. Non è buona da oltre un ventennio, ovvero da quando questo paese è caduto in mano ad una classe politica che fece lievitare notevolmente il debito pubblico senza realizzare qualcosa di buono per i cittadini. Una classe politica che ha utilizzato, e ancora oggigiorno persiste, le istituzioni pubbliche per fare i loro porci comodi e i loro sporchi affari privati e di tutta la compagnia cantando…. Oggi non abbiamo riferimenti certi, dei grandi uomini, e donne, che hanno costruito questo democratico paese ne sono rimasti pochi, i partiti di riferimento sociale manco l’ombra, organizzazioni sociali operanti nel territorio, sulla via, pochissime. Siamo arrivati alla repubblica “ fai da te “. Ogni cittadino, famiglia, quartiere, paese, città, regione si organizza come gli girano le balle, d’altronde nella gran casa delle libertà ognuno può fare come –casso- le pare. Purtroppo le facce di bronzo dei politicanti, imperterriti, continuano a sbomballarci le balle nei TG, e in tutti quei programmi pagati dai cittadini attraverso il canone tv-rai e attraverso gli acquisti propinati, in modo ossessivo, dalla suggestiva pubblicità, dei più svariati prodotti superflui, delle reti private….
( Duro attacco dell'ingegner Carlo De Benedetti, editore del gruppo Espresso, per la "scomparsa" della credibilità internazionale del nostro Paese: «Dobbiamo fare un piccolo atto di umiltà - ha detto durante il suo intervento a un convegno su Israele organizzato dall'Aspen alla Farnesina - dobbiamo prendere atto del fatto che non contiamo più nulla». Un attacco quello di De Benedetti rivolto a Confindustria, sindacati e governo che «non si sono posti il problema di cosa fare da grandi». «L'Italia - ha proseguito - è un paese che è stato cancellato dagli schermi radar del mondo. Recentemente sono stato negli Stati Uniti e per la prima volta dopo molti anni non mi hanno chiesto nulla del nostro paese. Con la sola eccezione del nostro passato - ha incalzato - se arrivasse uno tsunami nessuno si accorgerebbe che l'Italia non c'è più. Questo un po' per il processo di allargamento del mondo e un po' perché l'Italia non si mai posta il problema di cosa fare da grande. Nessuno si è posto questo problema né la Confindustria, né i sindacati né il governo». )
Con rammarico confermo…. In Europa, nelle città d’arte, religiose e turistiche le info fornite dagli uffici turistici sono “ generalmente” in quattro lingue: GB- D- Fr- Esp-. In qualche località turistica le info in italiano le ciclostilano separatamente, tanto per farci un favore…..
Tornando al nostro piccolo quartiere e ai nostri grandi problemi, strade intasate e dissestate, trasporti pubblici pochi, pieni e sporchi, sicurezza stradale e ambientale inesistente, istituzioni pubbliche inesistenti non possiamo fare altro che attendere “ uno tsunami” per fare un poco di pulizia.
PS: detto fra noi ai cittadini di questo quartiere, e ai cittadini di questo paese, “ quanno cianno na bella machina pe fa bella figura , tipo un suvve, scarpe e vestiti firmati ma che je frega de..., stanno bene cosi….
Lavori allargamento Tiburtina cercasi !!!!!
Uno strano malessere mi avvolge, in questi giorni, perché in questo paese quando si devono realizzare opere ( manufatti vari) privati che alla fine daranno profitti alle imprese realizzatrici l’iter burocratico è rapidissimo. Quando questo paese deve realizzare un’opera di pubblica utilità, che usufruiranno tutti i cittadini migliorando la situazione preesistente, gli “ iter burocratici “ sono lunghissimi. Questa differenza di trattamento da parte delle autorità competenti mi fa “ incazzare moltissimo”. Ma non possiamo farci nulla oramai la situazione è incancrenita.
La situazione di questo paese “ non è buona”. Non è buona da oltre un ventennio, ovvero da quando questo paese è caduto in mano ad una classe politica che fece lievitare notevolmente il debito pubblico senza realizzare qualcosa di buono per i cittadini. Una classe politica che ha utilizzato, e ancora oggigiorno persiste, le istituzioni pubbliche per fare i loro porci comodi e i loro sporchi affari privati e di tutta la compagnia cantando…. Oggi non abbiamo riferimenti certi, dei grandi uomini, e donne, che hanno costruito questo democratico paese ne sono rimasti pochi, i partiti di riferimento sociale manco l’ombra, organizzazioni sociali operanti nel territorio, sulla via, pochissime. Siamo arrivati alla repubblica “ fai da te “. Ogni cittadino, famiglia, quartiere, paese, città, regione si organizza come gli girano le balle, d’altronde nella gran casa delle libertà ognuno può fare come –casso- le pare. Purtroppo le facce di bronzo dei politicanti, imperterriti, continuano a sbomballarci le balle nei TG, e in tutti quei programmi pagati dai cittadini attraverso il canone tv-rai e attraverso gli acquisti propinati, in modo ossessivo, dalla suggestiva pubblicità, dei più svariati prodotti superflui, delle reti private….
( Duro attacco dell'ingegner Carlo De Benedetti, editore del gruppo Espresso, per la "scomparsa" della credibilità internazionale del nostro Paese: «Dobbiamo fare un piccolo atto di umiltà - ha detto durante il suo intervento a un convegno su Israele organizzato dall'Aspen alla Farnesina - dobbiamo prendere atto del fatto che non contiamo più nulla». Un attacco quello di De Benedetti rivolto a Confindustria, sindacati e governo che «non si sono posti il problema di cosa fare da grandi». «L'Italia - ha proseguito - è un paese che è stato cancellato dagli schermi radar del mondo. Recentemente sono stato negli Stati Uniti e per la prima volta dopo molti anni non mi hanno chiesto nulla del nostro paese. Con la sola eccezione del nostro passato - ha incalzato - se arrivasse uno tsunami nessuno si accorgerebbe che l'Italia non c'è più. Questo un po' per il processo di allargamento del mondo e un po' perché l'Italia non si mai posta il problema di cosa fare da grande. Nessuno si è posto questo problema né la Confindustria, né i sindacati né il governo». )
Con rammarico confermo…. In Europa, nelle città d’arte, religiose e turistiche le info fornite dagli uffici turistici sono “ generalmente” in quattro lingue: GB- D- Fr- Esp-. In qualche località turistica le info in italiano le ciclostilano separatamente, tanto per farci un favore…..
Tornando al nostro piccolo quartiere e ai nostri grandi problemi, strade intasate e dissestate, trasporti pubblici pochi, pieni e sporchi, sicurezza stradale e ambientale inesistente, istituzioni pubbliche inesistenti non possiamo fare altro che attendere “ uno tsunami” per fare un poco di pulizia.
PS: detto fra noi ai cittadini di questo quartiere, e ai cittadini di questo paese, “ quanno cianno na bella machina pe fa bella figura , tipo un suvve, scarpe e vestiti firmati ma che je frega de..., stanno bene cosi….
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